6 SEO Plugin per ottimizzare il tuo sito web

Hai un tuo blog, produci e condividi numerosi contenuti di qualità scritti in modo da soddisfare le richieste di user experience, ma non ottieni i risultati che desideri? Non arriva il traffico che vorresti al tuo sito?

Ti faccio alcune domande: sei certo che Google sia collegato al tuo sito e stia leggendo gli articoli presenti sul sito? Sei sicuro che gli stai permettendo di leggere il contenuto testuale all’interno delle pagine del sito?

Ti faccio queste domande perché, molto spesso, analizzando altri siti di nostri clienti che lamentano una scarsa indicizzazione e scarsi posizionamenti sul motore di ricerca, ci imbattiamo in problemi strutturali e di comunicazione con Google. Il risultato è un vero e proprio impedimento alla scansione e di conseguenza all’interpretazione corretta del contenuto, seppur di valore, delle pagine pubblicate sul sito.

L’errata configurazione del file robots.txt, l’assenza di Tag Title e meta description oppure un server che fornisce un caricamento delle pagine molto lento, non permetterebbero, neppure al migliore dei contenuti, di essere promosso nelle SERP di Google. Voglio farti vedere 6 SEO plugin e tool che non puoi non avere, per ottimizzare il tuo sito WordPress e migliorare la visibilità nella ricerca su Google.

1 – Yoast SEO

Questo è uno tra i plugin preferiti tra gli utenti che utilizzano il CMS di WordPress con oltre 5 milioni di installazioni attive. Yoast SEO ti consente di inserire con estrema facilità, in ogni pagina del tuo sito, il Tag Title, la Meta description e molte altre informazioni utilissime per i motori di ricerca, dandoti l’opportunità di vedere in anteprima come apparirà lo snippet tra i risultati della SERP di Google.

Tra le nuove funzionalità di questo magnifico tool, troviamo anche la possibilità di attivare la generazione automatica della sitemap, possiamo editare il file robots.txt, configurare gli attributi nofollow e noindex per le pagine di categoria e tag, vedere le breadcrumbs e amche collegare la Search Console di Google.

2 – All in One schema Rich Snippets

Se sei in fase di analisi dei competitor una delle tecniche SEO principali è quella di analisi della SERP. Hai notato qualcosa di strano? Vedi che alcuni dei tuoi competitor nella SERP hanno delle informazioni aggiuntive tra l’URL e la descrizione della pagina?

Amico mio, sei di fronte al Rich Snippet, ovvero uno snippet decisamente più armonico e completo rispetto a quello che siamo abituati a vedere quotidianamente navigando tra le pagine di ricerca di Google.

Google è ormai in grado di leggere i dati strutturati, se non lo hai ancora fatto puoi andare a leggere l’articolo riguardante il Markup, forniti dai siti web. Questi servono a mostrare le pagine dei risultati con molte più informazioni, tra le quali anche la votazione dell’articolo, il tempo richiesto per leggerlo, il prezzo e anche la disponibilità di un prodotto in vendita.

Per inserire i dati strutturati, il plugin All In One Schema Rich Snippets è una soluzione performante, efficace e molto comoda da utilizzare. Devi solo capire se il tuo sito ha bisogno di arricchire il Rich Snippet con delle informazioni aggiuntive, se è adatto a quello che offri e se, il suo inserimento, ti farà beneficiare sul CTR aumentando le visite al sito.

3 – Redirection

Per parlare di questo plugin dobbiamo prima fare una piccola premessa, ovvero spiegare cosa si intende per Crawl Budget: Il crawl budget di Google è il numero di pagine che Googlebot è in grado di visitare e analizzare in un determinato lasso di tempo su un sito web. Google utilizza il crawl budget per determinare quanto spesso dovrebbe visitare un sito web e quante pagine dovrebbe analizzare durante ogni visita. Se un sito web ha una grande quantità di pagine, Google può aumentare il crawl budget per assicurarsi di essere in grado di esaminare tutte le pagine del sito. Se un sito web ha una piccola quantità di pagine o se le pagine sono poco interessanti o poco pertinenti, Google potrebbe ridurre il crawl budget per evitare di sprecare risorse inutilmente.

Fatto questa breve premessa, sarai d’accordo con me che il Crawl Budget di Google va utilizzato e gestito con molta parsimonia e non va per nulla sprecato, altrimenti il nostro sito sarà penalizzato attraverso una cattiva indicizzazione e un posizionamento nelle ultime file, nelle ultime pagine.

In breve, se tra i nostri link, interni o esterni di un sito abbiamo dei collegamenti rotti, dei reindirizzamenti verso pagine errate, verso pagine inesistenti, staremo buttando parte del budget che lo spider di Google ha messo a disposizione del nostro sito.

Onde evitare questo tipo di problema puoi tranquillamente avvalerti del plugin Redirection il quale potrebbe essere la soluzione ai tuoi problemi in quanto andrà a gestire gli error404 creando redirect301 per tutti quei contenuti spostati altrove. Questo fantastico tool è anche in grado di gestire i dati del sito dal .htaccess esportandone le regole URL rewrite per i web server Nginx.

4 – External Links – nofollow, noopener & new window

È sempre molto utile per i nostri lettori poter essere reindirizzati alle pagine di approfondimento o alle fonti di informazione che citiamo nei nostri articoli. Se poi si tratta di fonti autorevoli per i motori di ricerca oppure testate giornalistiche  è ancor meglio

Se abbiamo invece dei link collegati a pagine commerciali in affiliazione oppure siti poco attendibili, è consigliato l’utilizzo dell’attributo nofollow per comunicare a Google che non abbiamo intenzione di accreditare quella pagina. Per fare questo la URL deve essere scritta in questo modo: pagina di destinazione ma, digitare tutte le url con questa stringa, potrebbe risultare piuttosto noioso, antipatico, costoso nel caso di siti con migliaia di pagine. Ecco che ci viene in aiuto il plugin External Links – nofollow, noopener & new window.

Sarà sufficiente installare il plugin, abilitarlo dalle impostazioni ed andare ad aggiungere l’attributo nofollow a tutti i link in uscita presenti nelle pagine del nostro sito.

5 – Contextual related posts

I link interni tra gli articoli correlati possono essere uno degli strumenti più potenti per migliorare il posizionamento organico del nostro sito in SERP. Dimostrare, attraverso un tasso di rimbalzo basso ed un aumento della permanenza degli utenti sul nostro sito, che risultiamo agli occhi dei più piuttosto autorevoli per un preciso Topic, non farà altro che farci prendere in grande considerazione da Google.

Oltre ad inserire i collegamenti nel copy degli articoli, sarebbe molto utile fornire ulteriori approfondimenti anche nella sidebar oppure alla fine di un contenuto: ecco che qui entra prepotentemente in gioco uno dei plugin più apprezzati dai Blogger, Contextual Related Posts, in quanto ti aiuterà a svolgere questa attività in maniera automatica e soprattutto intelligente.

Tramite questo fantastico plugin potrai, con il settaggio delle impostazioni, escludere delle pagine, dei post con alcuni tag o appartenenti ad alcune categorie ma ti darà la possibilità di scegliere dove mostrare gli articoli correlati e di ordinarli in base a come li vorrai far vedere sul tuo sito.

6 – WP Super Cache

La velocità di caricamento è uno dei fattori principali per potere posizionare il tuo sito ai primi posti nei risultati di ricerca (sempre che poi contenga contenuti veramente di qualità) per dare modo ai crawler di Google di non sprecare crawl budget durante la scansione dello stesso e dare modo agli utenti di visualizzare le pagine nel più breve tempo possibile.

Se il tuo sito è lento, per prima cosa devi assicurati di non avere attivato tanti plugin. Un altro fattore determinante per la velocità di un sito è l’hosting, pertanto puoi provvedere ad acquistarne uno più performante, ma soprattutto installa e configura correttamente un plugin di gestione della cache del sito per impedire che ogni utente approdato al sito sprechi risorse hardware inviando troppe richieste al server.

Uno dei migliori plugin per la cache è WP Super Cache: facilissimo da configurare e molto efficace al fine del miglioramento delle prestazioni di caricamento. E’ in lingua inglese ma è molto intuitivo: attento però a settare correttamente il tutto, rischieresti di peggiorarne le performance.

Devo per forza usare questi plugin SEO sul mio sito?

I plugin che ti abbiamo suggerito in questo articolo ti aiuteranno a svolgere alcune operazioni in minor tempo ma, come abbiamo scritto anche sopra, impattano sul sito in maniera negativa rallentando le performance dell’hosting e del Server, quindi la risposta è “assolutamente, NO”!

Per ottimizzare il tuo sito avrai bisogno di lavorare sulle parole chiave, sulla user experience, sull’ottimizzazione della visione da dispositivi mobile e su tantissimi altri fattori che Google prende in considerazione. L’installazione dei plugin è sempre e solo a tua discrezione pertanto, se lo ritieni utile, se pensi che possa aiutarti a risparmiare tempo, se non hai le conoscenze per potere eseguire determinati passaggi senza l’aiuto di questi supporti informatici, fai pure, installali e divertiti.

Se invece non li ritieni indispensabili e pensi di potere avere tutte le nozioni necessarie a superare l’ostacolo senza l’aiuto di questi tool, il nostro consiglio è di procedere senza.  Buona fortuna e buon divertimento con l’ottimizzazione SEO del tuo sito web.

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