Le metriche SEO per misurare le keyword

Chi si occupa di SEO, chi si occupa dello sviluppo di siti web, deve conoscere le basi teoriche per capire come funziona l’ecosistema delle keyword ed anche l’importanza strategica che ha la ricerca delle parole chiave nell’impatto su tutte le attività del Marketing Digitale.

Per una strategia SEO, mirata ed approfondita, abbiamo bisogno conoscere e comprendere le metriche, qualitative e quantitative che le contraddistinguono e le diverse tipologie di keyword o parole chiave esistenti.

Cosa sono le metriche SEO per la misurazione delle keyword

Le metriche per la misurazione delle keyword valori che vengono utilizzati per valutare l’efficacia di una parola chiave in un determinato contesto. Ci sono diverse metriche che possono essere utilizzate per valutare le parole chiave, ad esempio:

  • Volume di ricerca: il numero di ricerche effettuate per una determinata parola chiave su un motore di ricerca.
  • Tasso di conversione: il numero di visite che si convertono in azioni desiderate (ad esempio, l’acquisto di un prodotto o la compilazione di un modulo di contatto) in rapporto al numero totale di visite.
  • Difficoltà e competitività: il livello di competizione per una determinata parola chiave, basato sulla quantità di siti web che stanno cercando di ottenere una buona posizione nei risultati di ricerca per quella parola chiave.
  • Keyword Effectiveness Index (KEI): l’efficacia di una parola chiave in un determinato contesto.

Queste sono solo alcune delle metriche che possono essere utilizzate per valutare le parole chiave. Ognuna di queste metriche può fornire informazioni preziose sull’efficacia di una parola chiave e su come può essere utilizzata al meglio in una campagna di marketing online.

Misuriamo le parole chiave

Se lavori nel Marketing da qualche tempo avrai certamente capito che i nostri migliori amici sono i dati. In questo duro e spietato settore, i dati che possono essere valutati e misurati sono i nostri alleati.

Come ben saprai anche le keyword possono essere sottoposte ad una serie di valutazioni che ne misurino sia le metriche qualitative che quelle quantitative anche se, il vero, reale, forse unico KPI valutabile dovrebbe essere il ritorno economico dal posizionamento di tali keyword nella SERP di Google.

Lo studio, la passione per questo lavoro sono sicuramente valori che, nel tempo, possono fare la differenza, quindi abbiamo pensato, per questo articolo, di inserire solamente delle metriche che possono essere e dovrebbero essere studiate da tutti i Marketer.

Volume di ricerca

Il volume di ricerca è senza dubbio il dato più conosciuto e nettamente preso più in considerazione. Tale metrica si riferisce alla media di ricerca mensili che vengono effettuate dagli utenti per un specifica keyword.

Al giorno d’oggi, molti SEO, in fase di studio delle metriche di progetto, tendono a non prenderla più in grandissima considerazione ma crediamo sia ancora imprescindibile al fine di stimare la quantità di traffico che potrà generare il nostro contenuto in base alle keyword per le quali verrà ottimizzato.

La valutazione dei volumi di ricerca delle parole chiave ha un’importanza strategica se misurata prima di avviare la propria attività online in quanto ci può permettere di comprendere se esiste un pubblico sufficientemente ampio interessato alla nostra tipologia di business.

Un dato da tenere sempre ben presente è che, le keyword generiche e ad alto volume rappresentano, quasi sempre, le meno prossime alla conversione in quanto saranno maggiormente competitive.

Quando si vanno a gestire nuovi business dal lato SEO è sempre consigliabile concentrare le proprie forze e le proprie attenzioni e soprattutto il proprio budget su query più specifiche e che individuano intenzioni di ricerca più prossime all’acquisto e che, ovviamente abbiano un volume di ricerca tale da poter sostenere il nostro business.

Nel caso in cui lavorassimo su siti di news o blog relativi a ultime notizie, dovremo dare un peso maggiore al volume di ricerca ed alla stima delle ricerche mensili che si potrebbero generare dal posizionamento di una keyword specifica in quanto i business model di questi siti si basano appunto su strategie di revenue che aumentano in base al traffico generato, soprattutto se monetizzato attraverso AdSense o altri circuiti pubblicitari.

Tasso di conversione

I volumi sono importanti ma i contenuti delle pagine devono attirare persone e devono essere il più coerente possibile con i nostri obiettivi di business se vogliamo che arrivino utenti in target e intenzionati a spendere sul nostro sito.

Il tasso di conversione rispetto agli obiettivi di business rappresenta infatti la metrica più valida per valutare il valore di una parola chiave di una pagina web rispetto alla nostra realtà online.

Non scegliere con accuratezza i termini, le long tail e le query da sfruttare per la nostra attività potrebbe portarci ad un inquinamento del nostro sito con traffico poco inerente al nostro business, quindi di poco valore e, a non dare peso alle keyword dai volumi modesti ma altamente performanti.

La coerenza delle query non può essere certamente determinata da tool, da software online ma dovrà essere esercitata da noi, dalla nostra esperienza, dal nostro studio del mercato e da una analisi accurata del progetto per il quale stiamo andando ad operare.

Ogni realtà, ogni sito, ogni progetto possono presentare diversi meccanismi alla base della valutazione di una keyword, sta a noi individuare quelle più performanti al fine di fare arrivare al sito o alla pagina potenziali clienti che hanno digitato sul motore di ricerca delle parole chiave specifiche, inerenti al nostro business.

Difficoltà e competitività

Senza ombra di dubbio, la metrica più chiacchierata e mal compresa nei salotti della SEO è quella relativa alla difficoltà e alla competitività della keyword. Spesso indicata come KD, ovvero keyword difficulty, starebbe ad indicare una stima di quanto potrebbe essere complesso posizionare la nostra pagina per quell’intento di ricerca, per quella parola chiave.

Nella maggior parte dei casi, nei tool di ricerca, la competitività cresce in maniera direttamente proporzionale al volume di ricerca. In realtà la complessità dipende da moltissimi fattori e viene misurata in base a:

  • l’autorevolezza dei competitor nei primi 20 risultati della SERP
  • la quantità di competitor che concorrono per quella specifica parola chiave
  • la complessità dei mercati di riferimento
  • il volume di ricerca
  • l’ottimizzazione SEO dei primi risultati
  • il numero dei risultati in indice

Leggendo quanto scritto possiamo ben capire quanto sia importante fare delle valide valutazioni osservando la SERP ed i risultati generati. Stiamo dicendo che i tool non valgono nulla? Tutt’altro, hanno un enorme valore perché analizzare la KD delle query per le quali andremo a voler ottimizzare un sito è un passaggio strategico fondamentale e per farlo dovremo utilizzare i vari tool che ci sono a disposizione sul web ma non dovremo mai e poi mai dimenticarci l’importanza dell’osservazione della SERP di Google.
I tool ci permetteranno di individuare ulteriori query per le quali posizionarsi ed avere entrate economiche in minor tempo.

Keyword Effectiveness Index (KEI)

Con il termine KEI, acronimo di Keyword Effectiveness Index, in italiano indice di efficacia delle parole chiave, ci si riferisce ad un parametro che misura in maniera previsionale l’efficacia a posizionarsi di una parola chiave. LA formula per calcolarlo è semplice e consiste nel rapporto tra il quadrato delle ricerche mensili ed i risultati allintitle, ovvero il numero di risultati ottenuti attraverso l’operatore allintitle di Google.

Nella pratica viene calcolato come di seguito cercheremo di spiegare.

La parola chiave “felpe scontate” ha un volume di ricerca mensile stimato di 1.000 e 60.300 risultati organici. Il KEI viene quindi calcolato mediante la formula (1.000*1.000)/60.300, il cui risultato è 16.

La parola chiave “vendita felpe online” ha un volume di ricerca di 1.600 e 16.700 risultati organici. Il KEI viene quindi calcolato mediante la medesima formula vista sopra, (1.600*1.600)/16.700 il cui risultato è 153.

La parola chiave “felpe” ha un volume di ricerca di 110.000 e 86.700.000 risultati organici. Il KEI viene quindi calcolato mediante la formula (110.000*110.000)/86.700.000 il cui risultato è 14.

Più il numero è alto, più possibilità ci sono, per quella parola chiave, di posizionarsi sui motori di ricerca. Possiamo presumere che la query “vendita scarpe online” presenta una minor concorrenza rispetto alle altre, per cui risulta maggiormente semplice da insidiare.

Come per tutte le metriche, anche il KEI non può essere valutato a priori senza l’analisi di tutte le altre metriche, soprattutto perché scarsamente efficace nel calcolare realmente la competitività della keyword, alla quale da poco peso in favore del volume di ricerca. Come fare a darle maggiore peso? Potremmo provare a togliere il quadrato dalla formula, non ci avreste mai pensato?

L‘importanza di un’analisi SERP

Penso abbiate capito l’importanza delle metriche, quali sono i loro funzionamenti ma credo abbiate enormemente compreso che, senza una analisi della SERP accurata, i numeri ci potrebbero davvero trarre in inganno e farci sbagliare completamente strategia.

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