Occuparsi di SEO significa confrontarsi ogni giorno con parole chiave specifiche e saper scegliere adeguatamente quali usare con il sapiente supporto dei tools dedicati, che ci forniscono una serie di dati, tra cui il volume del traffico relativo a ciascuna parola chiave.
Che cos’è il volume di ricerca
Durante ogni keyword research, uno dei dati che un Seo Specialist tiene sotto stretto controllo è il volume di ricerca: si tratta di una metrica importante perché ci dice quante volte una parola chiave viene cercata in un intervallo di tempo ben definito: in questo caso parliamo di ricerche mensili.
Come studiare le parole chiave per la SEO
Per effettuare uno studio di parole chiave che ci interessano ai fini della SEO, esistono diversi strumenti, tra cui quelli offerti da Google:
- Google Research;
- Google Trends;
- Google Keyword Planner;
- Google Search Console.
E ci sono poi tools dedicati per l’ottimizzazione Seo, tra i quali Semrush, Seozoom, Ahrefs, Answer the public e molti altri.
Tutti questi strumenti ci consentono di estrarre delle metriche e dei dati importanti tra cui:
- quali sono gli argomenti maggiormente cercati dagli utenti sui motori di ricerca;
- in quale area geografica gli utenti ricercano quelle parole chiave;
- con quale frequenza gli utenti effettuano la ricerca;
- in quale modo, con quale modalità di espressione gli utenti formulano una richiesta;
- in quale periodo dell’anno gli utenti effettuano quella ricerca e via dicendo.
Non sembrerebbe quindi così difficile cercare informazioni: si tratta di imparare a usare strumenti che consentano di trovare soluzioni a diverse domande e dubbi che ci attanagliano:
- Come faccio a trovare le parole chiave giuste per le mie pagine web?
- Quali tipi di contenuti devo inserire per il pubblico che voglio raggiungere?
- Come posso aumentare il traffico al mio sito web?
- Come faccio a costruire una buona link building?
- Come posso ottenere backlink?
Se vuoi approfondire l’argomento sulla scelta delle parole chiave, ti consigliamo Le metriche per misurare le keyword.
Sfruttare il potenziale delle keyword a volume zero
E’ importante però sapere che le metriche fornite dai tools sopra citati (e da altri siti analoghi) sono certamente importanti, ma non per questo sono strumenti infallibili:
- le parole chiave a volume zero sono realmente ricercate zero volte?
- oppure il volume di ricerca ci indica “ zero” perché le ricerche di quelle parole chiave sono modeste e non consentono una statistica?
Nella seconda opzione, le ricerche non sono tracciate dai principali tools di supporto SEO, per diversi motivi:
- non ci sono dati sufficienti associati;
- non c’è interesse a tracciare tutto;
- le statistiche relative non vengono riportate nei risultati di ricerca.
Le parole chiave che hanno invece grandi volumi di traffico sono poche e sono competitive: vengono di conseguenza maggiormente attenzionate dai tool stessi.
Non dobbiamo però cadere nello sconforto quando una parola chiave che abbiamo preso in considerazione ci restituisce un volume di ricerca pari allo zero. E non dobbiamo scartarla a priori.
Perché scrivere articoli con volume a zero traffico
Le parole chiave a volume zero infatti sono spesso delle vere e proprie domande delle persone ai motori di ricerca e costituiscono una grandissima parte delle ricerche degli utenti: sono quindi una risorsa preziosa da tenere in considerazione quando dobbiamo scegliere le parole chiave.
Nell’articolo di Zag trovi la guida completa alla scelta delle keywords.
Le keywords a zero traffico sono spesso parole chiave a coda lunga (long tail keywords) che molte volte non vengono rilevate perché sono espresse nelle maniere più disparate e originali sui motori di ricerca.
Può trattarsi di long tail keywords che riguardano:
- slang giovanile;
- neologismi;
- parole desuete;
- parole che non costituiscono un trend, ma potrebbero inaugurarlo;
- parole con cui l’utente cerca qualcosa che non conosce e tenta quindi di esprimerlo come meglio può;
- parole formulate da chi non conosce bene la lingua con la quale sta effettuando una ricerca.
Il grande potenziale di queste parole chiave è il fatto che possono soddisfare diversi intenti di ricerca che comunque il motore di ricerca considera rilevanti.
Verificare con il motore di ricerca ci permette di vedere molte domande e ricerche correlate; pertanto per Google sono rilevanti anche se gli strumenti SEO ci avevano indicato uno zero nei volumi di ricerca.
Google Search Console ci consente inoltre di verificare se le keyword il cui volume di ricerca è nullo, siano realmente poco produttive: spesso impressioni e clic dimostrano esattamente il contrario.
Creare un contenuto utilizzando queste parole chiave potrebbe procurarci diversi vantaggi:
- essere più originali e più naturali rispetto alla concorrenza;
- differenziarci dai contenuti prodotti dall’intelligenza artificiale;
- differenziarci dai contenuti suggeriti dai tools;
- anticipare nuove tendenze;
- monopolizzare una fascia di mercato inesplorata;
- aumentare la competenza del nostro brand;
- primeggiare sulla pagina dei risultati di ricerca con quel contenuto unico;
- soddisfare diversi intenti di ricerca;
- conquistare uno specifico segmento di mercato.
La prima cosa da ricordare quando si effettua una ricerca di parole chiave è che si scrive per il pubblico e non per i motori di ricerca o per i tools di assistenza. I contenuti migliori attraggono backlink, permettono di costruire una buona link building interna e possono nascere anche da parole chiave a traffico zero che sembrerebbero spacciate in partenza.
Come trovare parole chiave a basso volume di traffico?
Ti chiederai come trovare parole a basso volume di traffico. Per scoprire quello che le persone chiedono a Google e individuare quali siano i dubbi e i problemi degli utenti nell’area che hai deciso di scandagliare, e di conseguenza quali siano le ricerche emergenti, ti diamo qualche consiglio:
- frequentare i social media;
- iscriversi ai gruppi e ai social network di domanda e risposta, come Quora;
- monitorare i commenti delle community, specie in un settore appena nato, o poco conosciuto: è lì che si nascondono i pain points delle persone;
- utilizzare strumenti come Answer the public o Also Asked.
Per riassumere, la strada è sempre e solo una: vuoi sapere come trovare parole chiave a bassa concorrenza nella SEO? Guarda come si comporta il pubblico!
Come scrivere articoli con ricerca keywords a zero traffico
Dopo aver fatto un’analisi delle parole chiave con gli strumenti specifici e dedicati e avere trovato keywords a traffico zero, è sufficiente inserirle su Google e guardare la pagina dei risultati di ricerca: se nella Serp troviamo ricerche o domande correlate, è evidente che c’è un interesse del pubblico relativamente a quell’argomento e a quelle parole.
In questo caso si può ricorrere ad Answer The Public per fare delle ricerche incrociate e capire come si muove realmente l’utenza sui motori di ricerca.
Successivamente si può costruire una buona impalcatura per un articolo di blog, soddisfando tutti gli intenti di ricerca, anche quelli che i tools non considerano, non prima di avere controllato la nostra concorrenza, verificando se queste parole siano già state sfruttate. Se la risposta è no, abbiamo il semaforo verde per iniziare a scrivere pagine web che ci porteranno un’utenza profilata e fidelizzata .
Se hai un’attività a contatto diretto con il pubblico ti consigliamo di approfondire anche la ricerca locale o geografica delle keywords.
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