In questo articolo del nostro blog abbiamo riportato 27 fattori di ranking che hanno maggiore influenza sulle pagine del tuo sito web ed ai quali devi prestare una maggiore attenzione per quanto riguarda la SEO on-page nel 2023.
Tutti questi fattori:
Quelli che influenzano direttamente le pagine del tuo sito
Quelli che hanno un impatto su di un fattore che influenza le tue pagine
Abbiamo tralasciato tutto quello che potremmo non considerare importante e potresti non seguire. Alla fine di questa checklist di controllo SEO on page, potrai trovare i cinque fattori on-page più importanti per aiutare il tuo sito web a posizionarsi più in alto nei risultati di ricerca di Google.
SEO Checklist e la lista di controllo SEO 2023
Iniziamo a parlare di una SEO checklist per migliorare l’ottimizzazione delle pagine del tuo sito web. Partiremo dalla base per andare poi un attimo più a fondo negli argomenti ed analizzando i 27 fattori di ranking per i quali abbiamo deciso di andare più a fondo nell’argomento.
La parola chiave principale all’inizio del tag title
Mettere la parola chiave target all’inizio del tag title h1 ti aiuta a guadagnare favore nei motori di ricerca
Questo è ampiamente considerato come uno dei più importanti fattori on-page.
Perché?
L’ottimizzazione del tag del titolo consente ai motori di ricerca di vedere quale sarà l’argomento principale, entro i primi millisecondi dalla scansione della tua nuova pagina.
Puoi utilizzare Yoast SEO per aiutarti a impostare diversi tag title inserendo delle variabili per ottenere le migliori proposte di valore.
Assicurati sempre che questo fattore faccia parte del tuo processo di content marketing.
Il titolo della tua pagina nel tag H1
SI tag “H1” assicurano che il tuo titolo, ricco di parole chiave, venga scansionato in modo efficace da Google. I crawler di Google cercano ciò che è contenuto nell’HTML.
Quando il titolo non è all’interno di questi tag, può essere trascurato dai Googlebot.Non vuoi che questo accada? I siti Web WordPress dovrebbero farlo per te, ma, per esserne certo al 100% ti consigliamo di controllare sempre se il tuo tema è compatibile. Nel caso di siti custom o nel caso tu stia utilizzando un’altra piattaforma, l’inserimento del tag H1 nell’HTML dovrà essere eseguito manualmente su di ogni pagina.
Quindi, per formattare questo tag title:Dovresti aggiungerlo nell’area di modifica del codice dei post del tuo sito e aggiungere
il tag di intestazione “H1”
La keyword nel tuo URL
Google, già nel 2016 ha rivelato: “Avere la keyword principale nell’URL è un fattore di ranking”. Sebbene si pensi, nei salotti nobili della SEO, che questo fattore venga considerato da Google un fattore di ranking “molto piccolo”, il nostro consiglio è quello di aggiungere sempre la tua parola chiave principale a tutti gli URL delle tue pagine.ole di pane. Tieni sempre ben presente che ogni minimo sforzo, ogni piccolo passo che muovi all’interno del tuo sito web, può aiutarti a scalare le posizioni su Google.
Il nostro consiglio è che, questo passaggio, dovrebbe fare sempre parte della tua lista di controllo SEO.
Lunghezza dell’URL
Più breve e chiara è la struttura dell’URL del tuo contenuto, più favorevole sarà per i motori di ricerca. Questo è utile per i nostri amici crawler dei motori di ricerca in quanto aggiunge chiarezza alla tua pagina e richiede meno tempo per eseguire la scansione della mappa del sito
Vedrai anche un vantaggio per i tuoi utenti perché è facile da ricordare.
La tua keyword nella meta description
Il tag meta description è un fattore a cui Google presta davvero moltissima attenzione.
Devi sempre ottimizzare la tua meta descrizione per:
Fornire a Google una panoramica “onesta” di cosa tratta la pagina
Includere la tua parola keyword principale
Questo ti darà certamente una mano a migliorare il posizionamento delle tue pagine nella SERP di Google, pertanto presta sempre moltissima attenzione alle tue meta descrizioni e assicurati che la tua parola chiave principale sia ottimizzata!
Nota bene: puoi anche utilizzare il markup dello schema di dati strutturati per far risaltare ancor di più il tuo posizionamento nella pagina in quanto, questi, ove appropriato, fornirà al tuo risultato maggiori informazioni come valutazione, prezzi, disponibilità di magazzino e stelle di recensione.
Struttura i contenuti per l’user experience
Nell’ambito della tua strategia per i contenuti del tuo sito web, questi dovrebbero essere incentrati sull’esperienza dell’utente, in particolare oggi con il nuovo aggiornamento di Google Page Experience.
Questo significa che il layout e la formattazione dei contenuti del tuo sito web dovrebbero consentire alle persone una navigazione rapida e facilmente intuibile per poter leggere i tuoi contenuti e trovare la risposta alla loro domanda.
I maggiori fattori che possono influenza l’esperienza di un utente su di un sito web sono:
Titoli e sottotitoli chiari
Elementi visivi, come immagini o video inerenti all’argomento
Suddivisione del testo in paragrafi per una lettura più comprensibile
Utilizzo di elenchi puntati all’interno degli articoli
Dovresti quindi puntare a creare un layout che sia di facile intuizione, che possa essere navigato senza problemi e che sia facile da leggere per gli utenti. Avrai quindi l’obbligo di assicurarti, tu stesso, che la struttura del tuo sito e delle pagine contenute al suo interno, aiutino gli utenti a trovare nel minor tempo possibile una risposta alle loro domande.
Il contenuto deve essere “unico”
I motori di ricerca lavorano duramente per ridurre la quantità di contenuti duplicati nei loro risultati. Ciò garantisce che lo stesso contenuto non può essere classificato due volte per la stessa parola chiave principale.
Nel caso in cui rilevasse che lo stesso identico contenuto sia stato utilizzato su più siti, post di blog, pagine di categoria o su di una pagina di prodotto, solamente una di quelle pagine che contengono il “contenuto duplicato” si classificherà per quell’intento di ricerca. Quale? E’ impossibile da prevedere!
Hai bisogno del minor numero possibile di contenuti duplicati sul tuo sito per evitare problemi di cannibalizzazione delle parole chiave e altri problemi SEO.
Inoltre, come spesso ha sostenuto Google, il tuo contenuto non dovrebbe essere solo unico, ma dovrebbe aggiungere un valore unico alle sue ricerche.
Ad esempio, se il tuo sito trattasse di ragù, non dovresti mostrare agli utenti come fanno il ragù tutti i tuoi competitor, dovresti mostrare loro un nuovo metodo per cucinare il ragù. I motori di ricerca sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e unico.
Il livello di lettura dei tuoi contenuti
Google era solito taggare i contenuti in base al loro livello di lettura.
Dal punto di vista del copywriting , per la maggior parte dei siti web è consigliato un livello di lettura più basso, il più vicino possibile al livello base. Ciò assicurerà che i tuoi contenuti e i post del tuo blog possano essere accessibili al maggior numero di utenti.
Il livello però potrebbe cambiare a seconda della tua nicchia di mercato.
Tutti noi, leggendo un blog di una rivista scientifica ci aspetteremo un livello di lettura più elevato rispetto ad un sito di giocattoli, non credi? Questo stesso principio vale anche per i quotidiani, le riviste che trattano argomenti importanti, ed anche i siti che trattano contenuti di un certo livello come, per esempio, la SEO.
Attraverso i plugin Rank Math, oppure Yoast SEO, puoi vedere il livello della lettura del tuo articolo, della tua pagina in maniera molto semplice.
Che si tratti di un fattore di ranking, questo, ad oggi, non è dato a sapersi ma sappiamo con certezza che è un fattore decisivo per i tuoi visitatori e quindi che ha un impatto diretto sulle tue pagine di ranking come il tempo di permanenza o le frequenze di rimbalzo.
Keyword primaria nelle prime 50/100 parole
Da un punto di vista SEO, prima la tua parola chiave target appare nei tuoi contenuti e prima i crawler di un motore di ricerca potranno capire di cosa tratta il tuo contenuto.
Molti nuovi copywriter e blogger SEO se ne dimenticano e mettono la parola chiave principale verso la fine della loro introduzione o anche dopo, oppure nei post del blog.
Assicurati di controllare prima di pubblicare il contenuto del tuo sito, se la parola chiave primaria è nelle prime 50-100 parole e ricorda che dovrai farlo per ogni tua pagina.
Sottotitoli nei tag H2
L’utilizzo dei tag di intestazione per i sottotitoli consente ai motori di ricerca di creare un’immagine chiara della tua pagina e degli argomenti secondari che hai scritto.
Questo accorgimento non aiuterà solamente i crawler ma sarà apprezzato anche dagli utenti che visiteranno il tuo sito.
Parole chiave LSI nel contenuto
Le parole chiave LSI, acronimo di Latent Semantic Indexing, aiutano a dare un contesto ai tuoi contenuti e aiutano a capire di cosa si stia parlando.
Supponiamo che tu stia parlando, nel tuo sito, di pesche, per esempio il frutto.
Le tue parole chiave correlate potrebbero essere:
le migliori pesche sciroppate
Come tagliare le pesche
La buccia delle pesche va mangiata?
Inserire queste variazioni di parole chiave, innanzitutto fa capire a Google che stai parlando del frutto, non ad esempio della canzone “Pesche” di Federico Rossi e tutto il tuo contenuto assicurerà che il tuo sito risulti pertinente il che può anche dare una spinta al traffico del sito web anche per altre parole chiave correlate .
L’importanza dei sinonimi
È possibile che le pagine Web si posizionino per parole chiave primarie che non sono nemmeno utilizzate sulla propria pagina.
Questo fenomeno avviene grazie alla “ricerca semantica” la quale permette ad una pagina di posizionarsi per un sinonimo relativo all’argomento principale della pagina.
Accade spesso quando ci si trova davanti ad argomenti strettamente correlati tra loro o che hanno modi di dire, di essere chiamati, diversi come, giusto per fare un esempio, “Dyson”, “aspirapolvere” o “scopa elettrica”.
Sono parole che riguardano la stessa ricerca, lo stesso argomento principale.
Google, nonostante nel nostro articolo abbiamo parlato di Dyson e quindi la parola chiave per noi sarà Dyson, potrebbe decidere di classificare il nostro contenuto anche per le parole chiave “aspirapolvere” e/o “scopa elettrica”.
Quando ci troviamo di fronte alla scelta di parole chiave primarie e dobbiamo affrontare delle difficoltà molto elevate e con molta probabilità con un volume di ricerca elevato, potremo provare a concorrere inserendo la keyword primaria ed andando a lavorare all’interno del nostro articolo con i suoi sinonimi. Questo ci aiuterebbe ad ottenere maggiore traffico organico attraverso l’uso di più parole chiave.
Ordine delle keyword
L’ordine di ricerca di una parola chiave e il punto in cui appare sulla tua pagina influiscono sul posizionamento. Le persone usano spesso varianti di un termine di ricerca sebbene abbiano lo stesso intento di ricerca da parte dell’utente.
Quindi è un valore importantissimo sapere come usarle e quando farlo.
Lasciateci fare un esempio: un gruppo di persone sta cercando di acquistare il libro PercorSEO – Il percorso SEO di ZAG. Se quattro persone lo stessero cercando, queste, potrebbero utilizzare quattro diverse forme di destinazione nel loro intento di ricerca:
Percorseo di ZAG
Percorseo percorso SEO di ZAG
Il percorso SEO di ZAG
libro SEO di ZAG
Nonostante tutti vogliano la stessa cosa, nonostante tutti e quattro stiano cercando lo stesso libro, l’ordine delle parole può influenzare la posizione in cui il tuo sito si presenta in una classifica di ricerca, soprattutto in una nicchia altamente competitiva.
Per combattere questo fenomeno dovresti, all’interno del contenuto della tua pagina, inserire una combinazione di parole chiave per poter ottimizzarla al meglio andando così a coprire tutti gli intenti di ricerca possibili.
Link in uscita
I link in uscita di alta qualità possono aiutare i motori di ricerca a determinare il valore complessivo dei tuoi contenuti.
Citazioni e collegamenti esterni ad articoli di ricerca e casi di studio sull’argomento che stai discutendo aiutano ad aggiungere autorità alla tua pagina e mostrano che stai cercando di aggiungere valore al tuo testo.
Assicurati sempre di utilizzare un testo di ancoraggio pertinente e presta attenzione ai tag dofollow e nofollow controllando il codice sorgente e soprattutto fai attenzione ad inserire solo collegamenti di alta qualità a siti di autorità attendibili della tua nicchia.
Link interni
La creazione di link interni è una delle strategie meno utilizzate nella SEO, ma è qualcosa alla quale dovresti prestare molta attenzione. I collegamenti interni sono quei collegamenti che ti permettono di saltare da una una pagina a un’altra all’interno del tuo sito utilizzando un intervallo di testo di ancoraggio.
La creazione di collegamenti interni aggiunge ulteriore valore al lettore perché offre loro una risorsa in più da leggere, e questo Google ed il suo algoritmo lo riconoscono molto bene. E non solo, aiuta anche i crawler a scoprire una nuova pagina del sito attraverso un punto di accesso fornitogli da noi.
E se quella pagina ha un buon link juice, quel “potere” sarà tra le pagine condiviso.
Collegamenti funzionanti
Assicurati che tutti i link esterni e interni del tuo sito funzionino e non conducano a pagine con error404. Questo spreco di link, di crawl budget, non solo riduce l’efficacia dei collegamenti, ma danneggia anche seriamente l’esperienza dei tuoi utenti, il che crea un effetto a catena su molte altre metriche.
Tag Alt immagine ottimizzati
Scordati che le immagini riguardino solamente il design di un sito web: i tag alt aiutano i motori di ricerca ad interpretare le immagini sulla tua pagina in quanto i crawler di immagini, ad oggi, non sono ancora in grado di identificare ogni immagine con una precisione del 100%. Pertanto è utile aiutarli a capire aggiungendo tag alt di testo alle tue immagini.
E’ quindi sempre meglio usare un testo alternativo descrittivo per spiegare cos’è l’immagine, a cosa si riferisce e soprattutto inserire le nostre parole chiave.
Sito per dispositivi mobili
Già nel lontano 2015 Google ha iniziato a penalizzare i siti che non erano non mobile friendly in quanto sempre più persone visualizzano siti e navigano attraverso i loro smartphone. Questo significa che, se il tuo sito non è ottimizzato per essere letto su di un dispositivo mobile, farai fatica a posizionarti nelle prime pagine di Google.
Il motivo? Perché avere un sito web ottimizzato per i dispositivi mobile migliora l’esperienza dell’utente e aiuta a generare più traffico.
Per verificare se il tuo sito web è ottimizzato per questo tipo di dispositivi il nostro consiglio è quello di verificarlo attraverso il Test di ottimizzazione mobile di Google.
La velocità del sito
Quando si tratta di SEO on-page, la velocità della pagina conta alla grande. Già nel 2010, Google, aveva annunciato che avrebbe utilizzato la velocità del sito Web come fattore di ranking ufficiale.
Un sito web lento può costarti perdita di posizionamenti e spese assurde a lungo termine. È un fattore determinante, sul quale dovresti prenderti del tempo, investire il tuo tempo e soprattutto dovrai prenderlo sul serio perché è solamente sotto il tuo controllo questo tipo di fattore di ranking.
Sicurezza HTTPS
Nel 2014 Google ha annunciato che i siti Web con crittografia HTTPS avrebbero avuto la priorità sugli altri e che questo fattore avrebbe potuto rafforzarsi nel tempo.
Ebbene, lo ha fatto, è stato di parola, pertanto, se il tuo sito web non è ancora HTTPS, è giunto il momento di cambiare.
Il tempo di permanenza
Il tempo di permanenza è la quantità di tempo che un utente trascorre sulla tua pagina leggendone i contenuti in seguito all’averti trovato attraverso i risultati di ricerca.
Diciamo che vogliamo controllare i risultati di ricerca di Google per “ottimizzazione seo a lumezzane”. Lo inseriamo nel motore di ricerca di Google e clicchiamo sul risultato di ricerca in alto.
Quello che accadrà quando atterrerò su quella pagina è uno dei tre possibili risultati:
Me ne vado subito: do un’occhiata al contenuto e mi rendo conto che non è il tipo di contenuto che stavo cercando, quindi esco
Mi fermo per qualche istante: leggo il contenuto, lo ritengo utile e chiudo
Mi fermo per molto tempo: leggo il contenuto, mi piace, mi muovo all’interno del blog, esploro altre pagine interessanti per l’argomento che stavo cercando
Questo può aiutare Google o qualsiasi altro motore di ricerca a determinare la qualità del contenuto: se la maggior parte delle persone se ne va immediatamente, verrà etichettato come contenuto scadente, se le persone trascorreranno qualche minuto, verrà etichettato come media ed infine, se le persone ci passeranno molto tempo, sarà valutato eccellente. Per fare questo, per migliorare il tempo di permanenza al tuo sito dovrai scrivere contenuti di qualità utilizzando le tecniche di copywriting SEO.
Lunghezza del contenuto
I contenuti con al loro intento moltissime parole, superano quasi sempre i contenuti brevi nelle classifiche di ricerca. In effetti si è scoperto che la lunghezza media dei post sul blog che venivano classificati in prima pagina, sono di 1.890 parole. E’ pertanto molto importante, se vuoi farti notare, scrivere articoli di testo con più di 2.000 parole al loro interno anche se, questo valore, questo fattore, può variare a seconda della nicchia di riferimento.
Profondità del contenuto
La profondità del contenuto è il nostro modo per dire che il contenuto di ogni pagina, di ogni articolo, non deve mai essere “scarno”.
Nonostante abbiamo detto che i contenuti dovrebbero essere lunghi, al loro interno dovrebbero anche contenere una profondità di informazioni pertinenti che aiutino le persone a ottenere le risposte di cui hanno bisogno.
Maggiore sarà la profondità delle informazioni contenute nelle tue pagine e maggiore sarà la percezione, da parte del crawler, di essere incappato in un articolo molto prezioso per il suo motore di ricerca di riferimento.
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